Stando a un rapporto del Dipartimento americano all’agricoltura rilasciato nel Marzo 2024, la produzione di miele negli Stati Uniti è salita dell’11 per cento nel 2023 rispetto al 2022, nonostante siano calate del sei percento le colonie di api. Ogni colonia ha infatti prodotto mediamente il 17 percento in più rispetto all’anno precedente, fornendo in media circa 25 chili su base annua. Nel frattempo, come legge della domanda e dell’offerta vuole, i prezzi del miele sono diminuiti del 16 percento, scendendo a poco più di cinque dollari al chilo rispetto agli oltre sei del 2022. Nelle tasche degli apicoltori americani sono però entrati anche 255 milioni di dollari per le pratiche di impollinazione, con un aumento del sei percento rispetto al 2022.
A quanto pare, lo stato di salute delle api statunitensi appare quindi ottimo, nonostante vengano impiegate in larga parte per impollinare alberi da frutto come per esempio i mandorli californiani, esponendole in tal modo ai famigerati “pesticidi” ai quali poi gli stessi apicoltori americani attribuiscono fantomatiche morie epocali delle proprie api. Un comportamento che nel vernacolo napoletano viene definito “chiagni e fotti”.
Titolo: Le difficoltà del mercato del miele
Autore: Redazione